
Ormai è un veterano dell’Iren Genova Quinto. Alessandro Nora, classe 1987, atleta olimpico, è pronto a iniziare il suo sesto campionato con i colori biancorossi addosso, facendo valere il suo insidioso mancino e la sua esperienza.
Alessandro, che squadra è stata messa insieme secondo te?
“Credo che a società e in particolare il direttore sportivo Alessandro Di Somma abbiano fatto un buon lavoro, si vede la mano del mio ex compagno di squadra sia nei nuovi arrivati sia in quelle che sono state le conferme. Di Gogov ho un ottimo ricordo di quando ha militato nel Trieste, davvero un ottimo giocatore. Il nuovo portiere l’ho seguito un po’ al Mondiale, dobbiamo vederlo all’opera in un campionato competitivo come quello italiano ma viene qui per poi giocare le Olimpiadi quindi sono certo che darà tutto e saprà mettersi in mostra, in partita e anche in allenamento. Poi ci sono giovani come Miraldi e Pistaffa che potranno dare un contributo decisivo”.
Seguendo il Mondiale che idea ti sei fatto delle nuove regole?
“Mi piacciono. Rendono il gioco pi dinamico, ci sono più tiri e più azioni di attacco; di conseguenza è più difficile difendere, ci saranno più alzo e tiro rispetto al passato. La parte interessante riguarda anche la velocità di pensiero che dovremo avere in acqua: sono certo che i giovani, tuttavia, impareranno molto in fretta”.
Che campionato di serie A1 ti aspetti?
“Simile a quello dell’anno scorso, e non mi riferisco alla classifica finale ma al fatto che sarà molto combattuto, non ci saranno squadre materasso. Con due vittorie potresti ritrovarti in zona play off e con due sconfitte in zona play out. Insomma tolte le prime quattro o cinque posizioni poi ci sarà la consueta bagarre”.
Quale dovrà essere l’obiettivo dell’Iren Quinto?
“Non sono una persona che ama fare proclami, quindi dico: priorità alla salvezza. Poi se strada facendo dimostreremo di poter fare di più, non ci tireremo di certo indietro”.
Hai 38 anni e una carriera invidiabile: ti è mai balenata in testa l’idea di smettere con la pallanuoto giocata?
“Per adesso no, non ci penso. La voglia di competere è sempre al primo posto, come quella di mettersi in discussione e dare il meglio. Ad esempio essere stato nella squadra che ha portato l’Iren Quinto in Europa è stata una soddisfazione enorme, a livello di team e personale. Ho ancora tanti stimoli mi piace stare in gruppo e confrontarmi anche con persone più giovani. No, voglio continuare a giocare”.
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