
E’ uno dei veterani dell’Iren Genova Quinto, con un palmares chilometrico che lo rende un atleta che non ha bisogno di presentazioni. Niccolò Figari si appresta a vivere una nuova stagione con la calottina biancorossa, proseguendo nel percorso intrapreso fino ad adesso: dare una (grossa) mano in acqua, chiaramente, e nel contempo far crescere i più giovani sotto la sua ala.
Niccolò, che idea ti sei fatto del mercato dell’Iren Genova Quinto?
“Sono dell’idea che sia stato un mercato equilibrato, con le mosse giuste e innesti mirati anche per puntare ad una posizione fra le squadre che lotteranno per accedere ai play off. Attenzione, però: il primo grande obiettivo deve essere la salvezza. Tuttavia dobbiamo avere una mentalità vincente, dobbiamo puntare sempre più in alto”.
Che campionato ti aspetti?
“Difficile e in linea di massima equilibrato, come sempre e forse anche di più, visto che tante squadre si sono rinforzate. Credo che si adatterà meglio e più in fretta alle nuove regole potrebbe prendere un bel vantaggio già nelle prime battute del campionato, un aspetto da non sottovalutare per gli equilibri finali”.
A proposito di nuove regole, che sensazioni hai?
“Prima di un giudizio definitivo aspetto di provarle in acqua, giocando: per adesso le ho viste solo alla tv e le risultanze possono essere un po’ falsate. Comunque il gioco sembra più veloce, credo che sarà difficile adattarsi ai nuovi 30”, 2 secondi in meno possono sembrare pochi da fuori ma quando stai giocando fanno una differenza sensibile. Vedremo”.
Dall’alto della tua esperienza, come giudichi l’andamento del settore giovanile biancorosso?
“Positivamente. Sono molto felice per Fabio Testa, che ha vinto l’Europeo Under 16: deve essere un esempio per tutti gli altri ragazzi del vivaio. Dai più grandi mi aspetto qualcosa in più, ma questa è una mia caratteristica, fa parte della mia mentalità. Anche da me stesso mi aspetto sempre qualcosa in più: ho sempre messo l’asticella un po’ più in alto ogni volta che mi ci avvicinavo. Spero di aver contagiato qualcuno di loro con questa filosofia e di farlo con altri ragazzi. So che è impegnativa, ma aiuta sempre, dentro e fuori dall’acqua“.
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