Habawaba, il racconto di giorni speciali

Si è concluso a Lignano Sabbiadoro il torno Habawaba, cui l’Iren Genova Quinto ha preso parte con due squadre (bianchi e rossi) più una terza della Nuotatori Genovesi. Al termine di un’esperienza ricca di emozioni, il resoconto è affidato ai tecnici Francesco Di Lorenzo, Luca Filippini e Valeria Uda.

Il bilancio è senz’altro positivo – commenta Francesco Di LorenzoParliamo infatti di un torno che fa sempre appassionare i ragazzi, che vivono una settimana densa di pallanuoto e di tanti altri eventi collaterali a questa manifestazione. Come sempre per questa età i risultati contano marginalmente, ma non possiamo certo dirci dispiaciuti: la squadra rossa si è qualificata per il girone Gold, la bianca, composta da elementi sottoleva, è arrivata seconda nel girone Rock&Pop, niente male. Risultati che testimoniano l’ottimo lavoro svolto nel corso dell’anno da chi lavora con questi ragazzi, quindi un grazie va a Luca Filippini, Stefano Carbone, Guendalina Benvenuto e Valeria Uda“.

L’obiettivo prefissato è stato pienamente raggiunto, i ragazzi hanno ottenuto importanti miglioramenti sia a livello personale ma soprattutto di squadra – aggiunge proprio Valeria UdaTutto il lavoro svolto durante l’anno ha permesso agli atleti di partecipare in modo brillante ad un torneo di questo calibro e di togliersi anche qualche soddisfazione. Una menzione speciale va a Guendalina e Stefano che hanno formato e preparato la squadra per tutta la stagione“.

Un evento straordinario che ha messo insieme squadre di tutta Italia ed estere in un unico villaggio, e ci ha dato l’opportunità di metterci in gioco contro i pari età – chiude Luca FilippiniLa squadra dei Quinto Rossi era al suo ultimo Habawaba purtroppo, infatti hanno lasciato il villaggio con un po’ di malinconia. In questa settimana sono riusciti a consolidare amicizie tra di loro e ho visto la crescita di un vero gruppo molto unito e coeso. Hanno avuto la possibilità di mettersi in gioco contro squadre molto forti, possibilità in cui hanno potuto studiare e vedere avversari anagraficamente uguali. Devo dire che sono contento del comportamento tenuto in acqua, tra i compagni e con gli avversari, e anche dell’atteggiamento che hanno avuto i ragazzi per tutta la settimana, anche solo per il fatto di doversi svegliare la mattina alle 7 e dover giocare dopo poco li ha messi a dura prova, ho sempre visto i ragazzi pronti e grintosi a buttarsi in acqua e giocare. Le squadre che abbiamo incontrato mi hanno fatto capire a che punto di crescita siamo e mi ha dato una conferma sul lavoro fatto quest’anno, ma come sempre, c’è tanto su cui lavorare. Un ringraziamento speciale va a Giovanni Bertelli, che è venuto insieme a noi in questa settimana a darci una mano“.

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