C’è stato un tempo in cui il Quinto era Marco Paganuzzi e Marco, con Fabrizio e qualche altro amico, era il Quinto. Il Quinto è stato per Marco, dopo la sua bella famiglia, la passione della vita. Ma mai è stato – come a volte succede nello sport dilettantistico – il suo giocattolo personale: avvertiva l’essere lui “il Quinto” come un limite ed è stato sempre inclusivo. E se oggi siamo quelli che siamo anche a livello societario certo Marco è stato, anche lì, un protagonista dell’inclusione. Marco è stato per me una persona con la quale mi sono aperto subito, con grande fiducia. LoLeggi Tutto …