Archiviato l’entusiasmo per la promozione in serie A1, in casa Sporting Club Quinto è tempo di tracciare il bilancio della stagione, e nello specifico della finale play off contro la Rari Nantes Salerno, e di iniziare a costruire la prossima nel massimo campionato nazionale. 

Mi sono arrivate notizie di commenti e interventi un po’ fuori luogo– interviene il diesse biancorosso Lorenzo MarinoCredo che le immagini che abbiamo messo a disposizione sul nostro sito ufficiale  e sui nostri social network siano chiare e lampanti, soprattutto relativamente agli ultimi 45-50 secondi di gioco, che danno l’idea di quella che è stata la personalità dei direttori di gara. Con particolare riferimento al fallo di simulazione fischiato a Gallozzi, guardando tutta l’azione si vede come lo stesso giocatore rubi palla a Gitto con un intervento ai limiti del fallo, con gli arbitri che lo hanno lasciato andare in controfuga, poi, una volta chiuso da due atleti e avendo capito che non sarebbe più riuscito ad andare in porta, ha provato a strappare un’espulsione. In quel frangente, i direttori di gara hanno dimostrato una grandissima capacità e personalità, fischiando l’unica cosa che si sarebbe potuta fischiare: una simulazione.  Non è tutto: appena dieci secondi dopo, è stato fischiato un fallo contro a Mugnaini che ha difeso, forse con troppa veemenza, il pallone. Insomma, nell’ultimo scampolo di partita il Salerno ha avuto altroché l’occasione per pareggiare, e se non ci è riuscito la colpa non è certo degli arbitri, che hanno preso decisioni sacrosante. Chi perde si giustifica e cerca degli alibi, ci può stare. Noi non l’abbiamo fatto: dodici mesi fa siamo retrocessi festeggiando, e il giorno dopo lo staff, tecnico e non solo, era riunito intorno a un tavolo per capire gli errori commessi, come porvi rimedio, le responsabilità. Abbiamo subito iniziato a costruire una squadra in grado di vincere il campionato, e ce l’abbiamo fatta. Sono stati bravi i ragazzi: non era facile vincere il campionato in quel modo, con tutta quella pressione addosso. Ma con venticinque vittorie e due pareggi direi che ce lo siamo meritato, e che ogni tentativo di affermare il contrario sia da respingere al mittente. Detto questo, è d’obbligo complimentarsi con la Rari Nantes Salerno, che ha disputato tre grandi partite e forse avrebbe meritato come noi di salire in serie A1. Anche se in una finale non ci possono essere due vincitori, ed esulta chi sa capitalizzare al meglio le occasioni“.

Intanto il direttore sportivo è al lavoro per costruire il Genova Quinto B&B Assicurazioni che dovrà cercare la salvezza in serie A1. “Partiamo con un mese di ritardo rispetto alle concorrenti, il che ci ha già fatto perdere qualche opportunità – chiude Marino – Ma non facciamo drammi. Da alcune settimane mi sono mosso alla ricerca dei giusti prospetti, giocatori italiani e giovani che vogliano sposare la nostra filosofia. Abbiamo alcuni nomi che sono le priorità, ma abbiamo già individuato alternative di uguale valore nel caso non andassero in porto le prime. A breve ufficializzeremo i primo nomi“.

Foto di Alessandro Ogliani